Radio – È la primavera del digitale: in corso di attivazione numerosi mux locali sperimentali

Anche in aree calde del territorio

Con la primavera fioriscono i mux locali. La radio locale corre per recuperare il gap con i player nazionali nella diffusione digitale via etere, con tecnologia DAB+. Complice una (largamente auspicata e sollecitata) maggiore disponibilità del Ministero dello sviluppo economico a rilasciare autorizzazioni sperimentali.

Tra i fiori, nelle more

Il tutto, ovviamente, nelle more della pubblicazione, da parte di Agcom, del Piano Nazionale di Assegnazione delle frequenze per la radio digitale, propedeutico ai bandi per l’attribuzione dei diritti d’uso ai consorzi richiedenti, che condurrà il settore verso quella attesa e necessaria stabilizzazione.

Iniziative consortili

E proprio alcuni consorzi di radio locali sono in questo momento particolarmente attivi: CR DAB, Mediadab e Digital Radio Group stanno attivando in questi giorni impianti in aree commercialmente, editorialmente e demograficamente calde, come la Lombardia.

Mux locali

Nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova, Cremona e Milano sono infatti in corso di attivazione mux locali dei tre consorzi, di cui gli ultimi due in stretta collaborazione con Consultmedia.

Interregno

“In questo momento di interregno fra la conclusione del refarming televisivo della banda 700 MHz – che ha liberato numerose frequenze VHF idonee allo sviluppo del DAB – e l’entrata a regime del comparto radiofonico nell’era digitale via etere (sia per i nazionali che per i locali) a seguito dell’imminente approvazione del PNAF di Agcom, che consentirà al Mise di pubblicare i bandi per l’attribuzione dei diritti d’uso consortili, è importantissimo avviare il presidio”, commenta l’ing. Massimo Rinaldi, responsabile dell’Area Tecnica di Consultmedia.

Joint venture digitali

“A questo scopo, oltre alla storica partecipazione nel consorzio Digital Radio Group, di cui è partner Consultmedia, abbiamo in questi giorni definito una joint venture con Mediadab per il potenziamento dell’offerta complessiva dei mux locali su cui confluiranno le 250 emittenti assistite dalla nostra struttura“, continua Rinaldi.

Sviluppi

“Nei prossimi giorni saremo più precisi circa alcuni aspetti strategici di questa operazione, propedeutica a sviluppi molto più vasti per il consolidamento della radiofonia locale in tecnica digitale“, conclude l’ingegnere.

In collaborazione con: newslinet.com

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